Senologia
Autopalpazione
Una donna su dieci è colpita da tumore al seno, dato allarmante che induce la necessità della diagnosi precoce per ridurre la percentuale di mortalità nei soggetti colpiti. Gli strumenti che la scienza ha messo a disposizione della medicina diagnostica sono fondamentali per la prevenzione ma l'autopalpazione rimane il metodo più immediato.
La prima cosa da fare è osservare l'aspetto del proprio seno. Ci si colloca in piedi davanti allo specchio e si alzano dapprima le braccia in alto e poi si appoggiano le mani sui fianchi: si devono esaminare simmetria, forma, dimensioni ed eventuali rigonfiamenti o sporgenze che indicherebbero la presenza di possibili noduli, cisti o tessuti dalla consistenza sospette perchè diversa dal resto della ghiandola. E' bene esaminarsi anche di profilo per poter notare delle modificazioni che altrimenti non sarebbero visibili da davanti. Quando lo stadio del tumore è avanzato è possibile riscontrare delle ulcerazioni della pelle, masi parla di stadi piuttosto gravi a cui si può evitare tranquillamente di arrivare se si fa attenzione alla salute del proprio seno già in questo primo step di osservazione.
Da sdraiati poi si alza un braccio per volta e l'altro esegue la manovra sul seno opposto. Le dita della mano sono dritte ed unite” a piatto” ed iniziano ad esercitare una pressione uniforme su tutta la mammella in modo delicato ma deciso andando dall'esterno verso il centro: questi movimenti permetteranno di individuare la presenza di rigonfiamenti assimilabili a noduli. Si consiglia di eseguire l'autopalpazione dopo la fine del ciclo perchè il seno è meno congestionato. Si deve fare attenzione ai noduli isolati di forma compatta e a tutte quelle zone che sembrano scavate, anche a ridosso delle ascelle. Perchè potrebbero essere segnale di carcinoma sottostante . Segui dei movimenti precisi e circolari ed esamina tutta la mammella fino ai cavi ascellari.
Con il pollice e l'indice della mano stringi il capezzolo esercitando una pressione moderata: ciò serve a verificare eventuali secrezioni di siero o di sangue della ghiandola mammaria che in condizioni normali on dovrebbero verificarsi. Tutte le secrezioni color latte, gialle o verdi non sono preoccupanti. Se però noti delle secrezioni ematiche, marroni o tipo “acqua di rocca”consulta subito il tuo Senologo di fiducia ed affettua accertamenti diagnostici (ecografia e mammografia), soprattutto se monolaterali e monoorifiziali ( ovvero in una sola mammella e da un solo orifizio del capezzolo). Il capezzolo non deve risultare deviato o retratto, troppo sporgente o cambiare di dimensioni.
Quindi è importante che ogni donna si ricordi gli accertamenti diagnostici cui si deve sottoporre periodicamente: sin dai 20 anni visita senologica e d ecografia mammaria ogni 12 mesi, dai 35 anni mammografia con visita senologica ogni 12 mesi associata ad ecografia complementare .
Attenzione al fattore ereditarietà: se in famiglia ci sono stati casi di tumore al seno ( specialmente in parenti di I grado ovvero mamma e sorella) è bene tenere sotto controllo la situazione con regolarità e costanza perchè aumenta la probabilità di avere il tumore alla mammella . In questo caso è opportuno fare una ecografia ogni 6 mesi ed una mammografia a cadenza annuale.